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Shiatsu medoto Masunaga: lo zen shiatsu

Il maestro Masunaga ideò il proprio stile di shiatsu partendo dalla medicina tradizionale cinese, integrandola con la fisiologia occidentale, e ampliando l’approccio al sintomo con una visione olistica dell’intero individuo.

Già il nome che venne dato a questo tipo di shiatsu, “Zen”, punta l’attenzione sulla introspezione ed elevazione spirituale e di consapevolezza che il trattamento cerca di promuovere all’interno dell’individuo ricevente.

Le principali differenze tra lo shiatsu stile Masunaga e gli altri metodi shiatsu riguardano ad esempio la qualità dei meridiani:

i meridiani non sono un insieme di punti, così come concepiti dalla medicina tradizionale cinese, ma dei canali attraverso cui scorre il qi .In ogni punto del meridiano si agisce sul qi e sulla specifica qualità che prende per quello specifico canale energetico.

Questo significa che durante il trattamento, l’efficacia viene data dalla pressione su tutto il canale, cioè sulla linea che lo traccia sul corpo, e non concentrandosi ed esercitando pressione sul singolo tsubo (punto del meridiano). Alcuni meridiani decorrono solo sulle braccia, altri sulle gambe, altri ancora percorrono tutto il corpo. Nello zen shiatsu Masunaga, ciascun meridiano decorre su tutto il corpo, nella parte alta e in quella bassa. Il sistema Kyo-Jitsu determina che se in una parte del corpo esiste una condizione di pieno e di ristagno dell’energia del qi, conseguentemente si avrà una situazione di vuoto in un’altra parte.

Il metodo Masunaga si concentra tanto sull’eccesso, disperdendo, quanto sulla carenza, tonificando. La diagnosi ha tanta importanza quanto il trattamento, sia che venga desunta tramite le pressioni, o che venga fatta applicando i principi della medicina tradizionale cinese.

La conoscenza approfondita da parte dell’operatore delle cause di squilibrio, e dei suoi effetti su corpo ed emozioni, determina la qualità e gli effetti del trattamento che quell’operatore andrà ad eseguire.

Nello stile Masunaga esistono una mano madre, che ha il compito di sostenere il peso dell’operatore e mantenere costante la presenza sul corpo del ricevente, e una mano figlia, che è quella che si sposta lungo il corpo ed esercita la pressione sui meridiani. Questa classificazione però non deve confondere, relegando la mano madre e semplice sostegno meccanico, tramite la congiunta pressione delle due mani un buon operatore sarà in grado di recepire la risposta alla pressione del sottoposto, e contemporaneamente creare uno stato di continuità e unione tra l’operatore e chi riceve.

Secondo Masunaga nel meridiano scorre la vita, in ogni sua forma materiale ed immateriale. Nella prima parte della sua vita Masunaga si laureò in psicologia, e tributò molta attenzione all’aspetto emotivo e psicologico, tanto nella diagnosi quanto nel trattamento.

Secondo Masunaga, infatti, lo scorrere del qi è responsabile anche dello stato mentale dell’essere umano.

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